di Ugo Panerai
Stavolta voglio raccontare un’esperienza molto interessante, alla quale hanno dato vita, e di cui sono tuttora fra i protagonisti, anche molti olivettiani, me compreso, che non l’ho vista nascere, ma ne sono da molti anni partecipe.
Penso che queste righe possano essere utili ai nostri colleghi, ma anche – forse soprattutto – ai loro figli.
Nel 2004 alcuni ex-dirigenti di varia provenienza, con un importante passato manageriale, ma finiti fuori dal mondo del lavoro per pensionamento fisiologico o molto più spesso a causa di ristrutturazioni aziendali, decisero che per riprogettare il futuro e “re-inventarsi” come consulenti o come imprenditori sarebbe stato bello e utile creare un’associazione cui potessero aderire tutti coloro che si trovavano in quelle condizioni. Lo scopo? Aiutarsi, scambiarsi idee, esperienze, progetti, opportunità, insomma “fare rete” e riproporsi con successo al mondo delle imprese, fornendo nel contempo a queste ultime l’opportunità di avvalersi di competenze di alto livello.
L’Associazione, costituita a Milano da un gruppetto di coraggiosi e riconosciuta come Associazione di Promozione Sociale dalla Regione Lombardia, fu battezzata “Obiettivo50”, sulla scorta di una analoga associazione – Objectf50 – sorta in Francia e che aveva fornito lo spunto per la creazione di questa nuova realtà italiana.
Il nome Obiettivo50 fa riferimento alla fascia di età a partire dalla quale il problema di ricollocazione di alte professionalità può presentarsi; ma anche alla capacità dei manager di Obiettivo50 di fotografare rapidamente e in presa diretta lo stato di salute delle imprese per accompagnarle ad un futuro di sviluppo. Eh già, perché si chiama appunto “50” l’obiettivo fotografico che rappresenta più fedelmente la realtà.
L’Associazione, che è annoverata fra gli Enti del Terzo Settore, opera attraverso il volontariato dei soci, cui viene chiesta una quota per coprire le spese di funzionamento, conta oggi un po’ più di un centinaio di soci, prevalentemente in Lombardia anche se non mancano nuclei combattivi in Piemonte e Lazio.
In questi anni Obiettivo50 ha individuato per i propri soci più di 600 opportunità di consulenza offrendo, al tempo stesso, alle imprese altrettante opportunità di supporto manageriale. Inoltre ha segnalato ai soci quasi 2000 tra notizie, rassegne di informazione, occasioni di collaborazione. Inoltre mette a disposizione Obiettivo50 Academy, un programma di iniziative di formazione e aggiornamento.
Chi è interessato a saperne di più, può consultare il sito o scrivere alla segreteria. Ma può anche utilmente dare un’occhiata al libro Obiettivo50, una formula vincente – Manager in rete per affrontare il cambiamento (Arancia Publishing), che l’Associazione ha pubblicato un paio d’anni fa in occasione dei suoi primi 15 anni di vita. Lo si può richiedere gratuitamente alla segreteria o direttamente al presidente (olivettiano) Gianfranco Antonioli.
“Tutti coloro i quali si ritrovano con un passato manageriale importante” si legge nella presentazione del libro “e sono nel momento in cui si vogliono re-inventare, possono trovare molti spunti dalle esperienze raccolte in questo libro e dalle testimonianze di colleghi che, buttando il cuore oltre l’ostacolo, hanno trovato opportunità professionali impensabili fino a ieri”.
Non è un commento a me stesso, è solo una ulteriore informazione.
Una recensione del libro di cui si parla la si può trovare qui