L’Associazione Archivio Storico Olivetti ha promosso una raccolta fondi per l’acquisto e la catalogazione della biblioteca di Giorgio Soavi, attualmente in vendita sul mercato librario e che rischia di andare dispersa in mille rivoli compromettendo per sempre l’integrità di un patrimonio unico nel suo genere.
Scrittore e designer, Soavi entra in contatto con la Olivetti prima come direttore della rivista “Comunità” (dal 1948 al 1952) poi della casa editrice delle Edizioni di Comunità (dal 1952 al 1956); dal 1956 e fino agli anni ‘90 diventa direttore dell’ufficio Corporate Identity; chiamando a collaborare grandi artisti (Jean-Michel Folon, Bruno Munari, Fernando Botero…) contribuisce a promuovere un’immagine di qualità della Olivetti e l’impegno della Società nel campo dell’arte.
Molto legato ad Adriano, di cui aveva sposato la figlia Lidia, gli dedicò un romanzo, «Il conte», finalista del Campiello (1983) e una biografia, «Adriano Olivetti. Una sorpresa italiana».
Chi desidera partecipare alla raccolta fondi può trovare tutte le informazioni sul sito dell’Associazione Archivio Storico qui.
Immagino che la biblioteca sia in vendita sul mercato librario da parte della famiglia. Mi pare strano che non possa essere offerta alla associazione archivio storico in forma di donazione , ben conoscendo le motivazioni ideali sottese ad un simile gesto.
Roberto, il commento mi sembra apprezzabilissimo. Tuttavia la situazione è più complessa di quanto possa sembrare. Giogio Soavi è mancato il 1° dicembre 2008 e da allora sono successe molte cose legate alla sua eredità. Oggi l’Associzione Archivio Storico è in contatto con la famiglia di Soavi, che apprezza il tentativo di recupero intrapreso con la raccolta fondi e il progetto di catalogazione e messa a disposizione degli studiosi e del pubblico.