di Maurizio Gazzarri
Edizioni di Comunità
pag. 168
ISBN: 9788832005660
€ 12,59
Nel 1949 Adriano Olivetti comincia a immaginare il nuovo futuro della sua azienda e il percorso che porterà la Olivetti, dieci anni più tardi, a presentare al mondo l’Elea 9003, il primo calcolatore elettronico commerciale progettato e prodotto in Italia. A realizzarlo, in un piccolo laboratorio pisano, è un gruppo di giovani diretto dal visionario ingegnere italo-cinese Mario Tchou. L’Elea 9003 sarà un successo dal punto di vista tecnologico e scientifico e un modello innovativo sotto molti altri aspetti: dal metodo di lavoro al design firmato da Ettore Sottsass, dalle suggestioni culturali fino alle strategie di marketing. Un’invenzione straordinaria, risultato di tenacia e visione, coerentemente innestata nella storia di una delle aziende italiane e mondiali più capaci di anticipare il domani.
Maurizio Gazzarri è uno studioso di storia dell’informatica italiana. Nel 2018 ha pubblicato il romanzo I ragazzi che scalarono il futuro, ispirato alla storia dell’Elea 9003 e della Calcolatrice Elettronica Pisana, premiato dalla Giuria dei Lettori del Premio Biella Letteratura e Industria. Laureato in informatica, si occupa di servizi digitali e sostenibilità.
Letto tutto d’un fiato. Anche se conoscevo molti aspetti della nascita ed evoluzione del progetto, ho imparato cose nuove. Il libro, pur nella sua struttura essenziale, offre una panoramica completa ed una serie preziosa di citazioni e riferimenti bibliografici. Emozionante rileggere i nomi di tanti personaggi che ho conosciuto a fondo o brevemente incrociato nella mia vita olivettiana, molti dei quali purtroppo ci hanno lasciato. Ma un piccolo nucleo resiste, indomito testimone di una meteora brillante nel cielo centenario della Olivetti.
Il formato ridotto non ha evidentemente permesso all’editore l’inserimento di grafici e fotografie, che sarebbero stati preziosi ma che sono comunque reperibili sulla rete e anche su questo sito.
Se dopo aver letto il libro volete avere una visione un po’ goliardica dei primi giovani ricercatori di Barbaricina, potere scaricare qui il libretto di Beppe Calogero.