Adriano Olivetti
introduzione di Stefano Rodotà
Humana Civilitas
11x17cm, pp. 80
febbraio 2013
«Questo scritto è una difesa appassionata di una dignità che la politica non può abbandonare, e che trova il suo alimento in grandi idealità, in passioni profonde, in opportunità concrete perché la persona riesca a esprimersi pienamente come cittadino».
Nella sua presentazione al volume Stefano Rodotà riassume così il messaggio che Adriano Olivetti lanciava ai partiti e alla società italiana nel 1949. Democrazia senza partiti non è un manifesto di antipolitica, ma un richiamo a un’identità autentica tra politica, tecnica e valori spirituali. Si tratta, come dice lo stesso Olivetti in queste pagine, di restituire alla politica una dimensione veramente collettiva e umana: «Non chiedete nulla, ma unicamente che la libertà che lo Stato e i partiti vi riconoscono a parole – quella di scegliervi i vostri rappresentanti – non sia una mistificazione. Il mandato politico, nella sua vera essenza, è soltanto un atto di fiducia degli uomini in un uomo».
Si tratta del secondo volume della nuovissima collana dedicata ai più significativi scritti di Adriano Olivetti. Un titolo emblematico, che vede la luce a pochi giorni da elezioni politiche che hanno riportato prepotentemente alla ribalta il dibattito su rappresentanza politica e rinnovamento nel nostro paese.
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