Venerdì 22 febbraio alle 16,45, presso l’Aula magna del Politecnico di Milano, Polo Territoriale di Como in Via Castelnuovo 7 a Como, il collega Emilio Renzi terrà una conferenza su La Olivetti di Adriano Olivetti e l’informatica italiana.
Il primo desk top computer al mondo è stato progettato, realizzato e venduto nel mondo dalla Società Olivetti di Ivrea (Torino), nel 1965. Si chiamava P101 (Programma 101): progettista l’ingegner Pier Giorgio Perotto, designer l’architetto Mario Bellini. A volere che l’Italia entrasse nell’elettronica (che allora era un sapere tecnico noto solo agli inglesi e agli americani, impiegato per applicazioni militari e nelle grandissime industrie) fu l’ingegner Adriano Olivetti, a capo dell’industria che era leader in Europa nelle macchine per scrivere e calcolatrici ossia nella meccanica ed elettromeccanica.
Adriano e il figlio Roberto, laureato alla Bocconi, scelsero un gruppo di giovani ricercatori, posero alla guida l’ingegner Mario Tchou, italo-cinese e produssero l’Elea 9000, primo elaboratore di medie dimensioni per applicazioni commerciali e tecnico-scientifiche, nel 1959. La Olivetti entrò poi in crisi e fu costretta da un nuovo, potente azionista (la Fiat), che non aveva capito quale primato avesse in casa, e dall’indifferenza del governo, a vendere la Divisione Elettronica agli americani. Si salvò una pattuglia di ricercatori, che guidata appunto da Perotto ricominciò daccapo su scala ancora minore e produsse la P101. Negli anni Ottanta la Olivetti si batté con i Pc M20 e M24 contro lo strapotere americano e giapponese ma a vincere alla fine, come sappiamo, furono i giovani inventori di California. Nonostante tutto, una bella storia italiana: da conoscere e da cui ricavare insegnamenti tutt’ora validi.
Emilio Renzi ha studiato filosofia a Milano Statale, ha lavorato all’Olivetti e attualmente insegna Semiotica alla Scuola del Design del Politecnico di Milano. Ha scritto “Comunità concreta. Le opere e il pensiero di Adriano Olivetti” (Guida, Napoli 2008) e “Adriano Olivetti. Imprenditore, comunitario, pensatore politico”, in “lettera matematica pristem”, 79 (2011).