Un rinnovato impegno per il nuovo anno
Lo si deve anche all’impegno di noi olivettiani, che non dovremmo mai far mancare il nostro contributo e la nostra voce quando si parla di valori dell’impresa.
La Olivetti, “quella” Olivetti, è ancora viva nello spirito degli olivettiani di lungo corso, e attraverso di loro può e deve far sentire ancora la sua voce. Senza falsi pudori, perché tale voce è in realtà ricercata e apprezzata più di quanto si possa immaginare.
Una dimostrazione? Quelli di voi che seguono con maggiore assiduità il nostro sito e le nostre comunicazioni ricorderanno che verso la metà di ottobre sul sito e nella Newsletter 35 avevamo segnalato lo svolgimento a Milano di un convegno/tavola rotonda sull’attualità dei valori Olivetti, organizzato da un gruppo di olivettiani in collaborazione con Aldai (Associazione Lombarda Dirigenti Aziende Industriali), sezione lombarda di Federmanager.
Bene, l’incontro si è tenuto e ha avuto grande successo. In allegato potete leggere sia l’articolo introduttivo, sia il resoconto, a cura del collega Ugo Panerai, pubblicati sul mensile “Dirigenti Industria” dell’Aldai, che, molto interessata all’argomento, ha promosso l’evento e non ha fatto mancare il suo sostegno, grazie anche a Franco Del Vecchio, olivettiano e vicepresidente dell’Associazione.
I tempi di Adriano Olivetti non sono quelli che stiamo vivendo noi. Non si può dunque pensare di applicare il modello olivettiano sic et simpliciter alle situazioni di oggi. Ma i valori sottostanti, lo spirito progettuale, quelli sì. Anzi, essi sono (tornati) attualissimi in tempi di ideali carenti, di carica, e soprattutto visione, imprenditoriale a corto raggio, di scarsa partecipazione collettiva, di insicurezza e fragilità provocate dalla crisi.
Ci verrebbe quasi da parlare, per analogia con il cosiddetto analfabetismo di ritorno, di una olivettianità di ritorno.
Non dobbiamo dunque sottrarci, noi olivettiani, a quello che si potrebbe definire un dovere di dare il nostro contributo al dibattito sull’economia, sull’impresa, sulla società. Anche proponendoci noi; anche se non ci viene richiesto esplicitamente; anche se ci sembra che ormai si tratti di cose del passato.
E soprattutto dovremmo farlo nei confronti dei giovani, che sono da incoraggiare, da stimolare, da valorizzare. Chissà che non si possa ripetere un convegno come quello di Milano in chiave propositiva, progettuale e concreta, con l’attenzione rivolta al loro mondo …
In tema di recupero di attualità di una grande storia e di un grande pensiero, ci piace infine segnalare l’ultima in ordine di tempo, fra le iniziative di cui siamo venuti a conoscenza, che si riallacciano allo spirito e alla storia Olivetti. Si tratta della meritoria attività del MUDITEC – Museo Dinamico della Tecnologia Adriano Olivetti, sorto a Caserta, che realizza iniziative rivolte ai giovani e alla scuola.
Allora, coraggio, colleghi. Diamoci da fare!