Ricordi di Beppe (xiv)

Ricordi di Beppe (xiv)

L’Elea 9003 Remo Galletti aveva avuto il compito di progettare tutta l’elettronica della macchina, compreso uno “standard” per il montaggio sistematico delle varie parti, e poi di “ingegnerizzarla”, termine che all’epoca significava: “rendere un prodotto riproducibile...
Ricordi di Beppe (xiii)

Ricordi di Beppe (xiii)

L’Elea 9002 Dopo il successo della Zero Mario Tchou ottenne di realizzare un secondo prototipo, la Elea 9002 in tutto simile alla Zero in quanto ad architettura di sistema e a tipologia di componenti, ma questa volta vestita bene da Ettore Sottsass in modo che potesse...

Ricordi di Beppe (xii)

Adriano Olivetti Un giorno Tchou annunciò a tutti che avremmo avuto la visita dell’ingegner Adriano. A Ivrea lui era conosciuto così. Fummo presi da grande agitazione perché da quella visita poteva dipendere il nostro futuro, ma la sedammo dandoci da fare a ripulire...

Ricordi di Beppe (xi)

Il professor Perotto Forse in sintonia con i perforatori di schede, che facevano buchi rettangolari, a Ivrea Gassino aveva fatto un lettore di banda di carta con buchi quadrati. Al posto dei lettori di schede, costosi e ingombranti, questo lettore doveva servire a...

Ricordi di Beppe (x)

Giorgio Sacerdoti e Ignazio Morganti Ingegnere, credo triestino, Sacerdoti era un tipico scienziato. Lui si occupava dell’architettura del sistema Elea, perciò era uno che doveva guardare lontano. Io lo consideravo il braccio scientifico di Tchou. In verità lui non...
Ricordi di Beppe (ix)

Ricordi di Beppe (ix)

La foto di gruppo Per la mia laurea mio padre mi aveva regalato una macchina fotografica. Era prodotta dalle Officine Galileo di Firenze e per l’epoca era di ottime prestazioni. Naturalmente non aveva messa a fuoco né regolazione automatica dell’apertura del diaframma...