Nei primi giorni del nuovo anno è consuetudine, incontrando amici e conoscenti, scambiare auguri sinceri per i giorni e i mesi a venire. Non vogliamo sottrarci a questa bella consuetudine, auspicando a tutti i nostri colleghi un anno a 3S: salute, serenità, soddisfazioni.
Non possiamo però dimenticare che l’anno appena terminato è stato un anno pieno di pessime notizie; un Annus horribilis, come lo hanno definito molti autorevoli commentatori. Notizie preoccupanti ci hanno bombardato quasi quotidianamente in tutti i settori della vita “in comune”: la politica, la finanza, l’economia, il commercio, l’occupazione e via cantando (si fa per dire). E le prospettive per il 2012 non sembrano essere molto migliori.
Abbiamo perciò tante ragioni per essere pessimisti. Però non possiamo, e non dobbiamo, dimenticare la nostra vita passata, la capacità di fare, creare, risorgere. Dobbiamo rimboccarci di nuovo le maniche, tirare fuori il meglio di noi, rimettere in ballo le iniziative che abbiamo saputo prendere in passato e coinvolgere le generazioni che ci seguono, figli e nipoti, per riportare il nostro paese al livello a cui lo avevamo condotto dopo il baratro della guerra. Non è peggio di allora e vinceremo di nuovo.
Nella difficile battaglia non siamo soli. Ci dovrebbe aiutare la nuova realtà europea che abbiamo contribuito a creare. Sarebbe tragico se la crisi di oggi ci facesse recedere dall’idea di costruire un’identità comune, fisica, politica e monetaria. Per raggiungerla dobbiamo tutti operare per riportare l’Italia al ruolo di paese leader dell’Europa unita. Ciò richiede una chiara consapevolezza della situazione attuale e delle azioni necessarie per generare la risurrezione, fisica, morale e materiale del paese.
Chi ha dimestichezza con le analisi finanziarie, oltre che con la lingua inglese, potrà rendersi meglio conto della “traballante” situazione in cui ci troviamo, leggendo un articolo segnalatoci dal collega Helmut Karner, dal titolo emblematico per gli appassionati di cinema, che riconosceranno il riferimento indiretto ad un film di Peter Cattaneo del 1997 (Full Monty – Squattrinati organizzati): Italy braces itself for the Full Monti
Al di là del titolo, si tratta di una analisi molto seria, che non è facile leggere sui nostri quotidiani o ascoltare sulle nostre televisioni.
Buona lettura.