ROMA – Lunedi 30 Gennaio alle ore 16.00
Residenza di Ripetta – Via di Ripetta 231
Organizzato dal Club Dirigenti Tecnologie dell’Informazione Roma in collaborazione con la Fondazione Adriano Olivetti.
Il nome Olivetti rimanda a temi sempre attuali come la genialità italiana, l’innovazione tecnologica al servizio del Sistema Paese, le occasioni mancate, le relazioni industriali.
Nel 1965 un team di ricercatori della Olivetti progettò e realizzò il primo personal computer, denominato Programma 101. Presentato alla fiera di New York, scatenò l’entusiasmo della stampa USA che titolava: “The first desk top computer of the world”. A testimonianza e ricordo di questa importante pagina dell’industria informatica italiana, verrà proiettato il documentario “Quando Olivetti inventò il PC”, realizzato da Alessandro Bernard e Paolo Ceretto.
Ma se per qualcuno parlare di Olivetti significa guardare al passato, per altri è un modello sempre valido per ripensare il futuro. Ne dibattono:
- Rosario Amodeo, VicePresidente Esecutivo Engineering S.p.A.
- Pierluigi Celli, Direttore Generale Luiss
- Mario Ciofalo, Presidente Tiesse S.p.A.
- Augusto Coriglioni, Presidente Sezione IT dell’Unindustria
- Carlo De Benedetti, Presidente onorario CIR (in attesa di conferma)
- Patrizia Grieco, Presidente e Amministratore Delegato Olivetti S.p.A.
- Laura Olivetti, Presidente Fondazione Adriano Olivetti
- Elserino Piol, Presidente Pino SGR S.p.A. (in attesa di conferma)
- Carlo Ronca, già Direzione Sviluppo Sistemi Olivetti
Modera Gregorio Cosentino, già manager Olivetti.
A conclusione dell’incontro verranno estratti tra il pubblico cinque fortunati che avranno in premio il nuovissimo tablet Olipad gentilmente offerto dalla Società Olivetti. Welcome coffee offerto da Solving Team.
Registrazioni su: www.cdtiroma.ning.com
Richieste di informazioni o registrazione via mail a: segreteria@cdti.org
Questo non è un commento diretto a questa notizia, ma piuttosto il lancio di una proposta che mi è venuta spontanea in mente leggendo di questo convegno, pensando ai Quaderni dell’Archivio Storico Olivetti, ai Quaderni di Tecnologic@mente e così via. Chi di noi ha vissuto un po’ di storia della leggendaria “comunicazione olivettiana” non potrebbe tentarne una sintesi, ricavarne degli spunti, farne la base di una rievocazione che non sia, beninteso, solo un ricordo del passato, ma anche uno stimolo per il mondo della comunicazione oggi?
Spero di avere qualche riscontro Ugo Panerai