Tutti gli olivettiani conoscono il termine “Spille d’Oro”, un sodalizio fra l’Olivetti e i suoi collaboratori che avevano maturato un quarto di secolo di presenza nei ranghi dell’azienda. L’Associazione Spille d’Oro Olivetti è tuttora uno dei legami più forti fra gli ex dipendenti e conta parecchie migliaia di aderenti sparsi in tutto il paese, con nuclei più importanti nei territori dove le fabbriche hanno concentrato numerosi operai e impiegati: Ivrea, Crema, Pozzuoli, Marcianise, Massa. Ovviamente esistono nuclei locali anche nelle grandi città, come Milano e Roma, dove era presente un forte contingente dell’organizzazione commerciale di vendita e assistenza.
Oggi vogliamo parlarvi invece un altro gruppo, il cui nome ci ha incuriosito e con cui condividiamo non solamente l’origine, ma anche i valori caratterizzanti e lo spirito cameratesco: le Spille d’Oro della Lombardia.
Per chi ha vissuto, anche solo in parte, la storia dell’elettronica applicata all’elaborazione dei dati e alle telecomunicazioni, sarà facile ricostruire il parallelo fra la Olivetti (la Ing. C. Olivetti & C. S.p.A.) e quella che in Lombardia ha costituito un percorso tormentato ma coerente, a partire dalla vecchia Olivetti-Bull e poi la Divisione Elettronica Olivetti, la Olivetti General Electric, in seguito denominata GEISI, e ancora la Honeywell ISI, la Honeywell-Bull, ecc. ecc.
Nella complessa storia di queste aziende, di fatto una sola azienda con tante denominazioni, è facile identificare una radice comune che nasce ad Ivrea e che poi si è sviluppata in modo autonomo. Molti di coloro che vi hanno prestato la loro opera, magari passando attraverso sei o sette denominazioni aziendali senza cambiare di scrivania, sono in effetti nostri colleghi. Ed è per questo che abbiamo cercato di conoscerli meglio, approfittando di una cena-ritrovo che si è svolta lo scorso 25 Novembre al Four Points Hotel di Milano.
Oltre un centinaio di convenuti, fra cui numerose signore, hanno trascorso una piacevole serata a tavola rinnovando antiche colleganze e solide amicizie. Abbiamo rivissuto lo stesso spirito dei raduni olivettiani, facilitato dalla presenza di colleghi attivi in entrambi i sodalizi.
Nessuna barriera psicologica, grande condivisione di principii morali, qualche distinguo sulle ramificazioni successive e sulle giustificazioni per quanto accaduto, ma nulla di più. In comune lo spirito di appartenenza, la condivisione di una storia esaltante, il rammarico per la fase del tormentato finale.
Una storia, quella delle Spille d’Oro della Lombardia, che nasce nei lontani anni ’80 e che vede i protagonisti ritrovarsi ogni anno, sotto l’egida della “spilla”, ininterrottamente dal 1986. Un bell’esempio di cameratismo.
Abbiamo concordato di lavorare a più stretto contatto per il futuro. Coloro che volessero saperne di più possono scrivere a info@olivettiani.org o contattare i referenti dell’Associazione: Michele Cimino, Presidente, Ferdinando Genrenzani, Amministratore finanziario, Adriano Molini, Consigliere (molini.adriano@tiscali.it), o il Segretario Lodovico Gaetani (gaetani.lodovico@tiscali.it).
Il fatto che esistano più associazioni formalmente costituite e più gruppi spontanei di ex-colleghi Olivetti, o comunque di persone che hanno vissuto la grande esperienza Olivetti, dimostra la grande vitalità e la grande passione che anima tutti noi che per un verso o per un altro abbiamo attraversato questo indimenticabile capitolo storico. E lo dimostra al di là di una pur legittima sorpresa, che porterebbe a chiedersi: ma come? già siamo rimasti in quattro gatti eppure siamo capaci di alimentare tante parrocchie diverse?
La tradizionale Associazione delle Spille d’Oro di Ivrea, dal canto suo, ha dato e dà vita a molte iniziative, che purtroppo sono note solo agli iscritti attraverso il bollettino. Risulta, a me come ad altri olivettiani, che il nuovo presidente David Olivetti vuole sviluppare il sito come ulteriore, potente elemento di contatto: ci auguriamo che questo avvenga al più presto.
Ma vorrei ancora, come Spilla d’Oro e come Olivettiano (nel senso anche di iscritto a olivettiani.org), scagliare un sasso nello stagno: non potrebbero, tutti coloro che vogliono bene alla Olivetti e alle idee che ha messo in campo nel passato, unire le loro forze?
Ugo Panerai
Concordo pienamente con quanto scritto da Ugo Panerai. Sono anch’io iscritto alle Spille d’Oro Olivetti di Ivrea (delegazione di Milano/Lombardia) e a olivettiani.org. In occasione dell’incontro conviviale tenutosi a Milano nello scorso mese di settembre ho chiesto personalmente al Presidente David Olivetti di unirci in un solo gruppo.
Raccolgo l’invito e mi icrivo subito all’associazione Spille d’oro.
Luciano Rattin