di Gianni Di Quattro

Una volta nelle famiglie nelle feste invernali si aveva l’abitudine di giocare a tombola. La vita era più semplice, le opportunità esterne erano poche e i soldi disponibili pure. Al gioco della tombola, i giocatori compravano (o venivano distribuite) una o più cartelle piene di numeri che dovevano essere segnati (magari con dei fagioli secchi) mano a mano che quei numeri venivano estratti da un sacchetto che li conteneva tutti e novanta da chi aveva il privilegio di occuparsi di questo compito e che in genere veniva deciso affidandosi alla sorte oppure, più frequentemente, si dava questo prestigioso incarico al più anziano in segno di rispetto. L’incaricato estraeva i numeri e li commentava e questa parte era una delle più allegre parti del gioco, perché ogni numero era accoppiato a qualcosa magari anche un po’ osè o un po’ buffo. Quando il gioco avanzava e le cartelle dei giocatori si andavano riempiendo in tutti si faceva più viva l’attenzione, aumentava il silenzio, perché con pochi numeri ancora da estrarre si poteva fare tombola e appropriarsi della intera posta. Non era importante la posta in se stessa, ma la fortuna che si dimostrava di avere che si spacciava per abilità e che inorgogliva, anche oltre la serata in cui si era giocato.

Poteva capitare che ad un giocatore mancassero pochi numeri per fare tombola e uscivano dei numeri di poco superiori o inferiori a quelli della cartella, a quelli sperati, ed allora costui aumentava la concentrazione sulla estrazione e lo si sentiva esclamare “bene, stanno uscendo i miei numeri, fra poco sarà tombola”.

La frase esclamata è molto pittoresca e indicava la sensazione che dati i numeri che si andavano estraendo, in un tempo breve era inevitabile che uscissero i numeri di interesse di chi voleva proprio quelli.

Ecco penso si possa usare questa frase, come con la solita arguzia fanno i napoletani, anche per indicare che questo vale pure al di là del gioco della tombola. Vale quando si vedono tanti amici lasciarci e, insieme al dolore, sentirsi talmente solidali con loro, sentire che si fa parte dello stesso sacchetto ed esclamare: stanno uscendo i numeri nostri!


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