di Gianni Di Quattro
Alla Direzione Sistemi Informativi di Ivrea Lionello Cantoni ad un certo momento ha dato le dimissioni, perché gli viene offerto lo stesso ruolo alla Fiat Auto e la cosa coincide con l’assunzione da parte della Olivetti di Marisa Bellisario (moglie di Lionello); tutto ciò proprio quando si era appena installato il nuovo amministratore delegato Ottorino Beltrami che aveva sostituito Roberto Olivetti e Bruno Jarach (siamo nel 71). Si vociferò a quei tempi che il Presidente Visentini e le sue relazioni ci avevano messo una mano in questa operazione. Al suo posto, comunque, viene nominato Giovanni Fei, si disse per spiegare la scelta che l’azienda voleva sperimentare in quel ruolo tecnico non un professionista del settore, ma un profondo conoscitore della realtà aziendale. A molti la cosa sembrò bizzarra e non molti rimasero convinti della logica fatta circolare.
Giovanni Fei era un uomo singolare. Una persona sicuramente molto capace professionalmente, con una lunga esperienza di direzione aziendale, non molto simpatico, presuntuoso.
Un episodio di poco conto, ma molto simbolico forse può riuscire a descriverlo in modo opportuno. Dunque, nei giorni precedenti il Natale al Palazzo Uffici di Ivrea, come credo un po’ ovunque, nelle varie segreterie si tagliano panettoni, si stappano bottiglie di spumanti e si brinda con piacere tra gente abituata a lavorare gomito a gomito tutto l’anno a prescindere dai ruoli e dai livelli aziendali. Una cosa gradevole, umana, allegra, piena di simpatia.
Anche negli uffici del dottor Fei al quarto piano ala A del palazzo uffici di Ivrea, in particolare nella sua segreteria, si festeggiava e anche quell’anno alcuni collaboratori si erano riuniti per farlo. Alla segretaria personale del dottore sembrò importante, necessario e comunque le faceva piacere coinvolgere anche il grande capo, pensò insomma che sarebbe stato un segno di educazione e di rispetto. Allora tagliò una bella fetta di panettone, riempì un bicchiere di spumante, si avviò verso l’ufficio del capo, bussò, aspettò l’avanti ed entrò. Spiegò che in segreteria si stava festeggiando e lei aveva piacere di farlo partecipare, aveva pensato di coinvolgerlo. Il dottor Fei, la guardò fisso mentre lei tremava non capendo il motivo di quello sguardo così duro, poi parlò e disse a bassa voce, come era suo solito, “e già, magari ci mettiamo i nasi finti, ci diamo i pizzicotti e gridiamo che bello, che bello!”
La povera segretaria capì che aveva sbagliato e uscì dall’ufficio senza voltarsi, come fanno i giapponesi, con il suo panettone e spumante in mano e chiedendo più volte scusa. Una piccola foto di un uomo che è stato importante. Alle volte!
Grazie Gianni per il bellissimo ricordo. La Olivetti è stata gestita da grandi manager e purtroppo da piccoli uomini. Il ricordo del Dott. Fei e di tanti altri che sono arrivati i dopo ci fa sempre ricordare che vivevano in un sogno e non ci rendevamo conto.
Caro Gianni,
ricordo molto bene, eri il mio capo, quando mi volesti con te a discutere una mia relazione su le vendite auditronic in Portogallo nell’ufficio del Dr. Fei.
Prima di entrare mi dicesti ” mi raccomando siediti subito”.
Solo dopo mi sono ricordato che sono alto 1 metro e 93 centimetri.
E’ peccato che pochissimi giaponesi fanno parte di questo mailing list.
Se ci fossero tanti giapponesi in questo mailing list, avrebbero dati tanti commenti cattivi di Fei.
Tanti managers se ne andarono dalla consociata giapponese all’epoca di Fei.
Mi ricordo molto bene quando feci intereprete di De Benedetti nel Managers Meeting della consociata, dove De Benedetti protesse Fei e provo’ convincere managers che Fei e’ un buon direttore.
Di fatti diedi dimissione a lui, quando mia pazienza arrivo’ a cima.
Subito, fui invitato da General Electric Information Services dove passai altri felici 20 anni.
Mi sembra molto duro il ricordo che hai fatto di g.fei.
E’ stato lui chi mi ha assunto come direttore della norvegia.
Certamente era uno che ispirava terrore nei suoi collaboratori.
Dovevo rientrare in canada per un problema di passaporto ed il capo del area scandinava mi dissi “io non chiedo autorizzazioni a fei per il tuo viaggio.se vuoi parlagli tu”. L’ho fatto e non ho avuto problemi.
Tanti anni dopo ci incontrammo in America e siamo infatti diventati molto vicini. Direi quasi amici. L’invitai a fare parte del consiglio di royal e trovai che era un personaggio non soltanto bravo ma colto e quasi simpatico quando voleva.
Non so se era sempre così o con gli anni lui si era ammorbidito. Comunque ho grandi e buonissimi ricordi di lui.
Salomon, mi meraviglio di sentire la parola “simpatico” su Giovanni Fei.
Conosco soltanto due personi chi sentirono simpatia con GF: Ms. KiXXXX, sua segreteria e Mr. KikXXXX, suo autista .
Non conosco nessun altro chi senti’ simpatia con lui.
Dalla prima riunione coi managers della consociata, feci interprete tante volte. Non fui comodo mai.
I participanti me incluso non furono o sentirono comodi (“pleasant”).
Avevo fatto tante volte interprete di Dott. Cohen che era presidente della consociata prima di GF.
Non avevo mai sentito “unpleasantness” con lui. Di fatti Dott. Cohen visitavo Giappone ogni anno per rivedere i vecchi colleghi fino a due anni fa.
Tanti vecchi impiegati riunirono per vedere Cohen-san.
Lui ha or mai 94 anni e non potra’ revisitarci piu’.Che tristezza!
Se GF dice di visitare Giappone, non si sa quante colleghi riuniscano.
“I bet” (non so come si dice in italiano) nessuno.
(Pazienza col mio italiano brutto. Sono fuori ambiente di usare la lingua italiana per piu’ di 40 anni.)
Intanto il collega giapponese ha un italiano più che apprezzabile e certamente migliore del mio giapponese (risata!).
Non ho esperienza diretta di Fei, che ho casualmente incrociato qualche volta mentre era direttore area Europa, ma in realtà io avevo a che fare principalmente coi direttori consociata.
Mi è sempre sembrato tuttavia molto freddo, nella migliore delle ipotesi.
Piuttosto, mentre non posso competere con la memoria, storica e non storica, di Gianni, e con la sua precisione, devo però rilevare che io, che in quegli anni precisamente dal 1968 al 1972) ero alla Direzione Sistemi e Informazioni, non ricordo di avere avuto Fei come super-capo al posto di Cantoni. Quando Cantoni andò via, ricordo che fu collocato al suo posto un certo ing. Grignolo e dopo non so, ma forse io non ero più lì.